Le interviste alle Supernove 



I paesaggi di Holly McKelvey



Sono un’illustratrice che lavora con ecologisti e altri scienziati ambientali per comunicare visivamente il loro lavoro. Uso il mio background in scienze ambientali e della terra per comprendere la complessità della loro ricerca. Ho anche lavorato a progetti di libri, tra cui uno che descrive diversi scenari di riscaldamento climatico basati sul rapporto sul clima 2018 dell'IPCC e uno che esplora le strutture che usiamo per valutare la natura. Mi occupo anche di disegno dal vivo in occasione di conferenze sull'ecologia ed eventi simili.

L’esperienza di WikiDonne con Camelia Boban 



Anticonformista, arrogante, amante di tutto quello che nutre la mia anima (libri, musica, teatro, film, arte). Scrivo su Wikipedia, ho creato Wikidonne, carico immagini in Commons, che rilascio con licenze libere, inserisco dati aperti. La cultura per me deve arrivare a tutti in uguale misura, senza barriere di nessuna natura: economica, territoriale, di lingua, di genere. Due citazioni che mi seguono da anni: Einstein che affermava: "L'importante è non smettere di fare domande" e Nietzsche: "Quanto più ci innalziamo, tanto più piccoli sembriamo a quelli che non possono volare".


La cura di Alessandra Miraglia 



Sono una cosmetologa e mi occupo della formulazione e della produzione di prodotti cosmetici ecosostenibili edecodermocompatibili, rispettosi cioè del pianeta e della pelle. Divido il mio tempo tra il laboratorio e il mio blog sul quale scrivo di ecocosmesi, ecodermatologia e piante officinali amiche della pella. Provo una totale vocazione per quello che faccio ne ho le prove! Da bambina spiegavo come realizzare l'aqua di rose per il viso partendo dalla raccolta dei petali. Sul mio blog rendo fruibili a tutti, in maniera rigorosa e scientifica, gli argomenti relativi alla cosmesi e alla bellezza naturale.


Le storie delle donne di Roberta Zambelli 



Ho conseguito una laurea triennale in studi internazionali a Trento e poi ho proseguito con una specialistica in studi di genere a Parigi, con focus sulla danza e il fenomeno dell'orientalismo. Cerco di far brillare le donne che incontro: quelle del passato, raccontando le loro storie. Quelle del presente, parlandone intorno a me. Quelle che incontro tutti i giorni, cercando di far capire loro quanto valgono.

Il lavoro terra terra con la testa tra le nuvole di Rosa Lasaponara




Allo scientifico volevo fare la ricercatrice, volevo fare o matematica o fisica. La matematica e la fisica mi permettono di avere struttura e precisione, dei riferimenti fissi da cui sapersi allontanare. Perchè io sono estro e organizzazione. Senza prendermi troppo sul serio, quando mi sono trovata a decidere della mia vita, valutavo anche di indossare la divisa, ma poi le antenne e le equazioni differenziali hanno avuto la meglio. La scienza è fatta di chiari e scuri, io ho trovato una freschezza di idee e trasparenza nella ricerca. Quando insegno ai mieri studenti le microonde cerco la passione, il fattore umano. Mi piace dialogare con il satellite ad alta risoluzione per individuare le aree archeologiche sepolte, fare progetti europei e mappe per il servizio civile, monitorare la conoscenza e valutazione dei siti ad elevata valenza culturale e naturalistica.


Le quatto libertà di Marina Latini



Il mio job title è "Maintenance Release coordination engineer" e ogni giorno, una delle mansioni principali del mio lavoro è occuparmi di coordinare gli aggiornamentidei prodotti sviluppati dall’azienda per cui lavoro che sviluppa software e sistemio perativi liberi. I prodotti realizzati sono software liberi, il codice sorgente è disponibile e si basa su licenze libere. Le quattrolibertà fondamentali del software libero recitano:
Libertà 0 - Libertà di eseguire il programma per qualsiasi scopo. Libertà 1 - Libertà di studiare come funziona il programma e di modificarlo in base alle proprie necessità. Libertà 2 - Libertà di ridistribuire copie del programma in modo da aiutare il prossimo. Libertà 3 - Libertà di migliorare il programma e di distribuirne pubblicamente i miglioramenti, in modo tale che tutta la comunità ne tragga beneficio. Consiglio sempre di riflettere sulle parole di Aaron Swartz contenute nel "Guerilla Open Access Manifesto" https://openaccessmanifesto.wordpress.com/

Le mappe di Anisa Kuci



Fondamentalmente mi occupo di tutto ciò che riguarda OSM (OpenStreetMap), il più grande database di dati geografici liberi al mondo. Nella mia vita sono stata ispirata dalle esperienze e dalla scoperta di un mondo molto ampio di libertà e indipendenza tecnologica a cui mi sono avvicinata grazie a progetti open source, che purtroppo non molti hanno l'occasione di scoprire. Se dovessi scegliere dei luoghi simbolo delle mie esperienze penso che potrei indicare l'hackerspace di cui ho fatto parte a Tirana (che è stato anche il primo in tutta l'Albania) e le conferenze internazionali dedicate al mondo del software libero e della conoscenza libera, a cui ho iniziato e continuo a partecipare e nelle quali c'erano anche tante altre persone che, come me, credono nella libertà digitale.


Le parole pesate e cesellate di Alessia Colaianni



Per la mia tesi di laurea mi sono occupata di datazioni di materiale archeologico per poi passare a datazioni di sedimenti per la ricostruzione della curva del livello del mare nel Mediterraneo durante l’Olocene.
In seguito ho lasciato la ricerca per dedicarmi alla comunicazione della scienza. Attualmente sono iscritta all’albo dei pubblicisti dell’Ordine dei Giornalisti.
Non negherò che inizialmente vivevo il giornalismo e la divulgazione come un ripiego. Amavo il lavoro in laboratorio: l’odore dei reagenti, l’elaborazione di protocolli, perdermi tra dati e grafici. Però molti dei miei colleghi potrebbero dirvi che ho sempre avuto “il pallino per la comunicazione”. Un giorno uno dei membri della scuola di dottorato esclamò dopo una delle mie relazioni di fine anno “Direi che sei pronta per presentare Superquark”. Ora sento che questo cammino mi appartiene, è semplicemente un’evoluzione di me stessa.


Le avventure progettuali di Eleonora Mazzieri



Scrivo progetti in maniera poetica e ascolto attentamente. Prendo spunto da tutte le esperienze e conoscenze trasversali che possiedo e cerco una possibile soluzione. Indago se qualcuno ha già testato l'idea, se no, provo a trasformare un'idea fumosa in una soluzione pratica, misurabile e realizzabile. In questo processo la cultura e conoscenza libera accessibili permettono un orientamento che si basa sulla consapevolezza individuale che quello che sappiamo non è mai abbastanza, e per questo è importante un dialogo aperto, curioso e rispettoso con gli altri che portano altre conoscenze.

I talenti da far fiorire di Giovanna Ranci



Mi sono occupata per anni di divulgazione scientifica come freelance nel campo dell’educazione alla sostenibilità come insegnante STEM e a Wikimedia Italia portando Wikipedia a scuola, in particolar modo contribuendo a far capire l'importanza delle fonti per informazioni attendibili e di un linguaggio neutro per raccontare i fatti. Diffondo la conoscenza di Wikimedia nelle scuole affinché sempre più studenti e docenti capiscano l'importanza della condivisione del sapere, della partecipazione alla creazione di Open Education Resources (OER), dello sperimentare forme reali di collaborazione. Ho passato anni a tormentarmi sulla scelta giusta, sulla vocazione, sull’importanza di far fiorire i propri talenti, Ammetto che questa idea della vocazione mi ha fatto soffrire perchè non sono una di quelle persone che non ha mai avuto un sogno professionale preciso (“farò il dottore”, “farò l'astronauta”). Io più che altro ho scelto una tappa per volta, valutando ad ogni passo quello che in quel momento mi sembrava la scelta giusta. E’ stato così per il liceo e per l’università (ho scelto pochi giorni prima della chiusura delle iscrizioni ed ero incerta tra geologia e ingegneria ambientale ma prima ancora avevo preso in considerazione una scuola di scenografia!).

Lo spazio di Camille Calibeo 



Vivo a Denver, Colorado, negli Stati Uniti D’America. La mia casa ha una vista sulle Montagne Rocciose. È un posto molto bello in cui vivere perché il tempo è bello tutto l'anno, anche quando nevica.
Il Kennedy Space Center, la struttura della NASA in Florida da dove si lanciano i razzi, mi ha ispirato a diventare un ingegnere aerospaziale in giovane età. L'Italia mi ha anche ispirato a rimanere fedele alle mie radici culturali Il mio lavoro consiste nel pensare al futuro dell'esplorazione spaziale, elaborare strategie su come realizzare le nostre ricerche. Mi riempie di gioia sapere che il lavoro che faccio riguarda tutti noi ogni giorno e ci permette di vivere le vite che viviamo.






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